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Paola Falconi, Maestrale, 1993, Clay and wood, 69x49x66cm
“…O mio tronco che additi,
in questa ebrietudine tarda,
ogni rinato aspetto co’ tuoi raccolti diti protesi in alto, guarda:
sotto l’azzurro fitto
del cielo qualche uccello di mare se ne va;
né sosta mai:ché tutte le cose pare sia scritto: «più in là»”
( Maestrale di Eugenio Montale)
In the sculpture “Mistral” by Paola Falconi, made at the end of her studies at the University of Carrara, there are all the elements that will distinguish the artist’s following work .
First of all, the great love for Sardinian nature and culture. In fact, the subject of this sculpture highlights the predilection of Paola Falconi for the representation of the Sardinian landscape’s poetic side; whilst the use of the “terracotta”, in the thick surface where the trees stand on, is a reminder of the works of the Sardinian sculptor Costantino Nivola, who was a pupil of Paola Falconi’s uncle Mario Delitala and who remarkably influenced her.
Also the message the artist relies on her work “Mistral”, has got all the principles developed in her future works. The wind Mistral is, in fact, a son of a friendly nature, which comes to give relief to humans, to animals and to the soil in the torrid Sardinian summers; which purifies the air wiping out pollution; which in the past pushed the sails of navigators of the Mediterranean sea towards our land allowing the Sardinian civilization to be born and evolve.
The Mistral is also an inner wind that drives men to always go forward and never give up.
Nell’opera scultorea “Maestrale” di Paola Falconi, realizzata al termine del percorso accademico presso l’Università di Carrara, sono già presenti tutti gli elementi che caratterizzeranno la successiva produzione dell’artista.
Primo fra tutti, il grande amore per la natura e la cultura della propria terra, la Sardegna. Infatti, se la scelta del tema dell’opera mette in evidenza la passione di Paola Falconi per la rappresentazione degli aspetti poetici del paesaggio sardo, narrati sempre con forme di fresca ed elegante contemporaneità, l’utilizzo della terracotta, nella spessa superficie ondulata su cui si ergono gli alberi piegati dal vento, è invece un richiamo all’opera dello scultore sardo Costantino Nivola, che fu allievo di Mario Delitala, zio materno della Falconi, e la influenzò molto durante gli studi.
Anche il messaggio affidato all’opera, racchiude già i prodomi della poetica che l’artista svilupperà nel corso della sua carriera. Il maestrale è, infatti, un figlio della natura amica che arriva a dare sollievo agli uomini, agli animali e alla terra durante le torridi estati sarde; che purifica l’aria spazzando via l’inquinamento; che nel passato ha spinto le vele dei navigatori del Mediterraneo verso la nostra terra permettendo alla civiltà sarda di nascere ed evolvere.
Il maestrale è anche un soffio interiore che, come suggerisce Eugenio Montale, spinge gli uomini ad andare sempre e comunque avanti senza mai arrendersi.
Curator: Katyuscia Carta
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